UN SALUTO A TUTTI dal vostro Salvatore Papa.
Nel video di oggi parliamo del cosiddetto Bonus Pubblicità. Sai di che si tratta?
Ah no?
E dai! Esiste dal 2018, sveglia! Adesso è anche potenziato!
E allora, apri bene le orecchie, perché oggi te ne parlerò io e soprattutto ti spiegherò come e SE è utile approfittarne. Mettiti comodo e…
SIGLA!

Ciao di nuovo, qui come sempre è Salvatore Papa che blatera cose a proposito di bandi e finanza agevolata.
L’argomento di oggi come già anticipato è il Bonus Pubblicità. Un paio di anni fa, quando è stato introdotto questo bonus, l’idea era di fornire un credito d’imposta per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che intendessero effettuare investimenti pubblicitari incrementali:
praticamente soldi da spendere su stampa quotidiana e periodica, inclusa quella online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.
Usando il bonus, detraibile sul credito d’imposta, si poteva incrementare questo genere di investimenti del 30% . Oggi quella percentuale è più alta grazie al decreto rilancio.
Ancora non hai capito?
Vabbè, mi spiego meglio:
Il Decreto Rilancio, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha innalzato per il 2020 la misura del bonus pubblicità che passa appunto dal 30% al 50%. Pensa che sono stati stanziati per questo scopo ben 60 milioni di spesa.
L’agevolazione ovviamente va calcolata sull’intero valore dell’investimento pubblicitario che hai effettuato questíanno.
Le nuove domande potranno essere presentate tra il 1 ed il 30 settembre 2020, quelle già presentate tra il 1 e il 31 marzo 2020 comunque restano valide ma chi vorrà ampliare i propri investimenti pubblicitari sulla base del nuovo Decreto Rilancio potrà sostituire la prenotazione già inviata a marzo con una nuova domanda, da presentarsi sempre nel periodo tra il 1 e il 30 settembre 2020.

Ok, la panoramica generale te l’ho fatta e anche bene: se qualcosa non ti è chiaro… amico riavvolgi il video e concentrati!
Adesso però andiamo più nel dettaglio perché quello che ci interessa capire è CHE COSA SI PUO’ FARE IN PRATICA CON QUESTI INCENTIVI E SOPRATTUTTO… COSA NO!

CHE COSA SI Può FARE

Le spese ammesse sono quelle relative all’acquisto di spazi pubblicitari su magazine stampati, digitali e siti internet .
A una condizione: devono necessariamente essere testate giornalistiche registrate al Tribunale e con un direttore responsabile di riferimento.
Ora, non so onestamente quanti di voi facciano ancora questo genere di investimenti pubblicitari, io a dirla tutta li considero un po’ all’antica dato che esistono tipologie di investimento di gran lunga più efficaci e soprattutto più MISURABILI.

CHE COSA NON SI PUO’ FARE

Il che mi porta dritto al COSA NON SI PUO’ FARE con questo bonus
Graficaaaa!
Cosa non si può far… oh ecco.

Dunque. Leggendo con cura le specifiche del bonus pubblicità ho scoperto che un sacco di cose veramente utili non rientrano nell’agevolazione, tipo:
la realizzazione grafica pubblicitaria, per esempio, o la pubblicità sui social media (Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, ecc), la pubblicità acquistata attraverso gli spazi di pubblicità di Google le spese per la produzione di volantini cartacei periodici e neanche i siti web non registrati come testata giornalistica
Insomma, tutte le forme pubblicitarie più utili nel 2020.
MMMM… non so tu, ma a me non convince.

Mi sembra tanto un bonus al servizio delle grandi aziende che devono ridurre il carico fiscale, e questo è un sistema di promozione i cui risultati spesso interessano meno dello sgravio fiscale.

Per concludere, se questo bonus non ti spetta, fossi in te non mi strapperei i capelli.
Fra le tante opportunità in essere riguardo alla finanza agevolata, ti dirò che puoi spendere tempo a presentare domande per qualcosa di ben più interessante.
E che non me ne voglia il governo, è un paese libero!
Un saluto a tutti e alla prossima, ciao!

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