Può il Natale contribuire a migliorare le proprie performance e vivere una vita migliore?
Non certo quelle relative al metabolismo in senso stretto, date le cene, cenette e cenoni a cui non ci si può sottrarre, ma a quelle relazionali e di sistema assolutamente si.
Relazionali si, perché finalmente ci si ritaglia del tempo per coltivare amicizie e rapporti assopiti dal caos della quotidianità (impegni, lavoro, stress da prestazioni, obiettivi e scadenze).
Il vortice quotidiano è inevitabile, dobbiamo ammetterlo: ci rende egoisti e ci incolla allo schermo dello smartphone, rendendoci anche irascibili se qualcuno tenta di distrarci.
Se quel qualcuno è poi è un esserino che non è ancora autosufficiente, che non ha scelto lui di esserci, e che impara ciò che sarà domani da quello che vede intorno a sé oggi, pensate ci sia qualche differenza?
La risposta la conoscete, e bene.
Ma a Natale, qualcosa cambia!
Quando tutto si assopisce e i ritmi rallentano, la mente ha spazio per essere assorbita da altri contesti, che assumono diversa rilevanza e permettono di elevare il proprio pensiero a contenuti e valori prima sottovalutati.
Tutto assume un significato nuovo e allora anche organizzare una cena per scambiarsi gli auguri tra colleghi può assumere un significato diverso.
Colleghi che non riescono a comunicare se non con sterili procedure che li ancorano a tempi ristretti, si incontrano e realizzano che possono avere una normale conversazione senza conseguenze negative.
Ciò che dovrebbe essere ordinario diventa straordinario ed apprezzato.
Se poi la stessa serata è arricchita dalla presenza di familiari che per la prima volta si incontrano e si conoscono, scoprendo di avere persino interessi simili, unitamente all’ingenuità dei figli che crea amicizia di gioco istantanea, allora tutto diventa più magico.
Ma cosa c’entrano le performance, starete pensando!
Direi tutto!
Pensate per esempio ai familiari, che non condividono i vostri stessi pensieri, valori, quello per cui lavorate, le cose in cui credete, quello che vi ispira e che vi fa a volte arrabbiare e a volte sognare, quello che vi richiede di tanto in tanto sacrifici che risultano spesso incomprensibili per vi chi osserva da fuori.
Immaginate ora di riuscire a condividere per un attimo con loro i vostri sogni, la vostra immagine di carriera tra qualche anno… Ecco, lo scenario completamente diverso adesso, c’è più coinvolgimento, supporto e comprensione.
Ed è proprio quello che è successo a noi ieri sera. Ci siamo incontrati per la prima volta tutti insieme per una serata che fin da subito è partita all’insegna della spontaneità.
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In un unico luogo, i componenti di tre diversi brand (VirtualPlay.it, Starlights.it e Playzoneitaly.it) si sono ritrovati come persone, divertendosi come mai prima di allora.
Per l’occasione ho organizzato un’estrazione anziché il classico scambio di doni natalizi, un’emozionante attenzione per l’intrattenimento dei piccoli e un regalo personale che ho chiamato “bonus cultura”, per ogni membro del team.
Ho scelto personalmente ogni singolo libro per loro in modo che rispecchiasse ruolo, talento ed aree da approfondire.
E’ stato bellissimo vedere nei loro occhi, quel luccichio unico di chi comprende ed apprezza quando, anche se non è un “Rolex”, il pensiero è stato unico, e ritagliato appositamente sul proprio profilo.
Non dimenticherò quello spirito che ci ha unito, e le genuine parole di Marco.
Sono sicuro che i ragazzi rientreranno a lavoro con un rinnovato spirito e con valori più profondi, si apprezzeranno e collaboreranno, e che il clima familiare li sosterrà ancora di più in questo misterioso percorso che è la vita.
Buone feste a tutti.