Nei giorni scorsi il Governo ha emanato il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, meglio conosciuto come “Decreto Cura Italia”, con l’obbiettivo di sostenere le attività imprenditoriali danneggiate da COVID-19.

Il decreto è entrato immediatamente in vigore e contiene una serie di disposizioni che interessano il comparto del microcredito.

A queste si aggiunge anche la documentazione dell’Accordo per il credito 2019 (e relativo /Addendum/), sottoscritto su questo tema tra l’ABI e le Associazioni imprenditoriali.

Comprendere tutta questa serie di disposizioni può risultare complicato per chi non è fra gli addetti ai lavori.
Proviamo allora a semplificare e cerchiamo di capire concretamente cosa significa per noi in base alla posizione che ricopriamo attualmente.

Per ricostruire una panoramica generale, facciamo semplicemente l’elenco delle indicazioni che ci interessano:

  1. Moratoria dei finanziamenti
  2. Moratoria prevista dal decreto “Cura Italia”
  3. Moratoria prevista dall’Accordo per il credito 2019 e dal relativo /Addendum/;
  4. Disposizioni sul Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, applicabili anche al comparto del microcredito
  5. Disposizioni in materia di importo massimo delle operazioni di microcredito.

Non dimentichiamo che queste misure valgono per tutte le imprese e i professionisti a patto che si trovino in condizioni di effettiva necessità connessa all’emergenza COVID-19: del resto sono state emanate appositamente e in via straordinaria per questo.

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