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LOMBARDIA ATTRATTIVA, Bando regionale per gli agriturismi: cos’è?

La Regione Lombardia, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale, ha aperto giovedì 11 novembre il bando dedicato alla valorizzazione dell’attività agrituristica. Sono a disposizione 8 milioni di euro per ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di fabbricati aziendali esistenti da destinare ad uso agrituristico.
Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, ha affermato che: “Il comparto agrituristico è stato tra i più colpiti dalla pandemia. Nella fase più acuta abbiamo dato a queste imprese 6.500 euro direttamente sul conto corrente per affrontare la crisi. Ora mettiamo a disposizione altre risorse per puntare su multifunzionalità ed efficientamento delle strutture”.
Va detto che la Lombardia conta ben 1.688 agriturismi, così divisi per provincia:

  • Bergamo: 170,
  • Brescia: 348,
  • Como: 166,
  • Cremona: 72,
  • Lecco: 79,
  • Lodi: 33,
  • Mantova: 236,
  • Milano: 133,
  • Monza e Brianza: 16,
  • Pavia: 224,
  • Sondrio: 121
  • Varese: 90

Questi ultimi sono sempre più votati alla multifunzionalità, ossia alla diversificazione dei servizi offerti. Il legame tra agricoltura e turismo è sempre più forte soprattutto in relazione alle rinnovate esigenze di turisti e consumatori. Proprio sulla base di quanto detto è stato varato tale bando adattandolo alle esigenze del momento ed introducendo tutte le novità richieste dal settore.
Si tratta, dunque, di contributi per la valorizzazione dell’attività agrituristica volti alla ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di fabbricati aziendali esistenti da destinare ad uso agrituristico. La dotazione finanziaria complessiva è pari a 8 milioni di euro.

Ecco cosa troverai in questo articolo

LOMBARDIA ATTRATTIVA, Bando regionale per gli agriturismi: il settore agrituristico

Partiamo da una panoramica generale del settore agrituristico in Italia. L’agriturismo si conferma un settore dinamico e con servizi sempre più diversificati. Lo afferma l’ultima indagine ISTAT, pubblicata in novembre e riguardante l’anno 2018.

Nel dettaglio le aziende agrituristiche in Italia sono 23.615 (+0,9% sul 2017), 10.934 (il 46% del totale) si trovano tra Toscana (20%), Provincia Autonoma di Bolzano (13%), Lombardia (7%) e Veneto (6%). Sono in crescita i Comuni che ospitano gli agriturismi (+2,9%), così come le presenze (+5,6%) e gli arrivi (+5,9%).

Sta nascendo una nuova mentalità imprenditoriale che coniuga l’aspetto economico dell’agricoltura con l’attenzione alla tutela ambientale e paesaggistica.

Tra il 2007 e il 2018 la crescita delle aziende agrituristiche è stata superiore al 33%, con un saldo attivo di 5.895 aziende. Questo andamento interessa soprattutto le aree del Nord-ovest (+56,3%) e le Isole (+34,9%) mentre al Nord-est il tasso di crescita è più contenuto (+25,7%) . Nel 2018, su un totale di 7.960 Comuni, sono 5.034 quelli che ospitano almeno un agriturismo (nel 2007 erano 4.259 su 8.101). I Comuni con almeno 100 aziende agrituristiche sono 8 (Grosseto, Castelrotto, Appiano sulla strada del vino, Cortona, Caldaro sulla strada del vino, Manciano, Assisi, San Gimignano). Il numero delle notti trascorse dai clienti passa da 8,2 milioni del 2007 a circa 13,4 milioni nel 2018.

Di conseguenza è in crescita il valore economico del settore. Nei 12 anni presi in considerazione (2007-2018) il valore della produzione agrituristica è salito da 1,08 a 1,39 miliardi di euro (+29%), mentre tra il 2017 e il 2018 la dimensione economica del settore ha registrato una crescita del 2,5%.
Nel 2018 si sono toccati 3,4 milioni di arrivi (+0,2 milioni rispetto al 2017), 1,8 milioni di nazionalità italiana e 1,6 milioni estera. L’incremento di clienti provenienti da altri Paesi è, tuttavia, quasi più del doppio di quello domestico (8,6% contro 3,5%). Il Sud nel 2018 si è dimostrato il territorio più dinamico con una crescita del numero aziende dello 0,9% (con un saldo positivo di 209).

Il 52,5% delle aziende agrituristiche si localizza in aree collinari, il 31,4% in zone montane e il 16,1% in zone pianeggianti. Toscana, Umbria e Trentino-Alto Adige sono le regioni con la più alta densità di aziende agrituristiche (più di 20 aziende per 100 kmq). Altre aree ad alta densità si trovano nel Piemonte meridionale, nel settore occidentale della Liguria e sul versante occidentale del Veneto. Nel Mezzogiorno le zone a maggiore densità si localizzano nella Puglia e in particolare nella zona del Salento.

Tra le attività in forte aumento si segnalano le aziende che propongono la degustazione (tra il 2007 e il 2018 sono cresciute del 61,3%); seguono le attività di ristorazione (+36,8%) e di alloggio (+30,6%). Tra le altre attività rientrano le aziende autorizzate all’esercizio di equitazione, escursionismo, osservazioni naturalistiche, trekking, mountain bike corsi, sport vari.

Nel 2018 sono 5.199 le aziende autorizzate alla degustazione, pari al 22% delle aziende agrituristiche nel complesso con una crescita del 7,2% sul 2017; oltre il 70% di questi agriturismi si colloca nel Centro-nord. Tra le aree più dinamiche il Mezzogiorno (+17,4%), mentre nel Nord-ovest la crescita è del 5,4%. A livello regionale, l’aumento più consistente si registra in Puglia (+65,2%) e in Sardegna (+16,4%). Nel 2018 sono 11.649 gli agri-ristori (o aziende agrituristiche autorizzate alla ristorazione) che segnano una crescita del 2,1% rispetto al 2017. Quasi il 44% si colloca nel Nord e in particolare nel Nord-est (24%), circa il 30% nel Mezzogiorno (il 20% nel Sud) e il 26% nel Centro. A primeggiare sono Lombardia (con il 9,7% del totale nazionale), Emilia-Romagna (7,2%), Toscana (12,6%), Puglia (5,5%) e Sardegna (5%).

Ora concentriamoci sulla Regione Lombardia dove, la  legge regionale n. 11 del 18 giugno 2019 ha introdotto delle novità:

  • Aumento dal 30 al 35% (30% in montagna) della percentuale dei prodotti propri aziendali al fine di una maggiore qualificazione dell’offerta aziendale e lombarda;

  • Estensione all’80% dell’apporto complessivo dei prodotti propri e del territorio regionale con la conseguente riduzione dal 30% al 20% della percentuale di prodotti acquistati dalla grande distribuzione;

  • Valorizzazione di vini e pesci lombardi attraverso l’introduzione del divieto di utilizzo di prodotti ittici di provenienza marina e dei vini provenienti da altre Regioni, fatta eccezione per i vini prodotti da aziende agricole di province non lombarde, contigue alla provincia dove ha sede l’azienda agrituristica.

  • Estensione a tutto il territorio regionale della “zona” da cui l’azienda può approvvigionarsi;

  • Utilizzo delle carni di selvaggina selvatica prelevata sul territorio regionale;

  • Consentita per 20 giornate all’anno la ristorazione al di fuori delle strutture aziendali;

  • Aumento da 40 a 45 dei pasti somministrabili dalle strutture “familiari”;

  • Consentita la cumulabilità annuale dei pasti;

  • Introdotto per le colazioni il limite del 40% complessivo tra i prodotti di origine propria e del territorio.

  • Aumento dei posti letto, da 60 a 100

  • Introdotto il limite temporale di 3 anni di esistenza del fabbricato agricolo da impiegare nell’attività;

  • Introdotta la possibilità di ampliare la struttura nella misura massima del 10% della superficie lorda di pavimento destinata ad uso agrituristico sulla base della potenzialità agrituristica risultante dal certificato di connessione;

  • Impiego degli edifici rurali indipendentemente dalla destinazione d’uso prevista dagli strumenti urbanistici.

Dunque possiamo dire che la Regione Lombardia ha varato una legge che adatta tale settore a quelle che sono le nuove tendenze.

LOMBARDIA ATTRATTIVA, Bando regionale per gli agriturismi: i beneficiari

Possono partecipare le imprese agricole individuali e società agricola di persone, capitali o cooperative. Le domande vanno presentate entro l’11 febbraio 2022. La domanda deve essere presentata online nella sezione specifica del sito della regione Lombardia

Tra le novità introdotte nel bando di quest’anno figurano anche la possibilità di acquistare attrezzature necessarie a garantire il distanziamento e la sanificazione dei locali utilizzati per l’attività agrituristica; l’acquisto di tensostrutture per attività all’aperto e l’acquisto di attrezzature funzionali all’attività agrituristica, come abbattitori, frigoriferi o forni.

LOMBARDIA ATTRATTIVA, Bando regionale per gli agriturismi: le agevolazioni

  • Innanzitutto è previsto un contributo a fondo perduto fino a 200.000 euro.

  • Sostegno alla multifunzionalità e alla diversificazione dell’attività agricola.

  • Contributo a fondo perduto in conto capitale per ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di fabbricati aziendali esistenti da destinare ad uso agrituristico nella percentuale:

  • – del 35% per impresa in zona non svantaggiata
  • – del 45% per impresa condotta da giovane agricoltore
  • – del 45% per impresa in zona svantaggiata
  • – del 55% per impresa condotta da giovane agricoltore in zona svantaggiata

LOMBARDIA ATTRATTIVA, Bando regionale per gli agriturismi: spese ammissibili

Le spese ammissibili e quindi coperte dal finanziamento sono:

  • Ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo  e interventi di manutenzione straordinaria di fabbricati aziendali esistenti da destinare ad uso agrituristico;

  • Realizzazione di volumi tecnici , ampliamento e adeguamento di servizi igienici, realizzazione di impianti tecnologici (impianti termici, idrosanitari, elettrici), anche attraverso l’introduzione di tecnologie innovative volte al risparmio energetico da utilizzare esclusivamente per l’attività agrituristica;

  • Installazione di impianti a pannelli solari termici (collettore solare) per la produzione di acqua calda da impiegare esclusivamente nell’attività agrituristica;

  • Predisposizione, in ambito aziendale, di aree attrezzate per l’agricampeggio e la sosta di roulotte e caravan e aree pic-nic (pavimentazione ed impianti, barbecue se fisso);

  • Realizzazione di percorsi aziendali ciclo-pedonali e ippoturistici, compreso il loro allestimento (es. cartelli, panchine, ecc.);

  • Acquisto di grandi elettrodomestici, con classe di efficienza energetica A+ o superiore, provvisti di codice seriale, funzionali all’attività agrituristica prevista dal certificato di connessione;

  • Allestimento di aree verdi e spazi esterni per la ristorazione e la prima colazione agrituristica, con opere/impianti (es. illuminazione) ed interventi che non necessitino di titoli abilitativi edilizi;

  • Investimenti per l’acquisto di attrezzature volte al risanamento degli ambienti funzionali all’attività agrituristica prevista dal certificato di connessione; (es. sanificatori, impianti di purificazione dell’aria, lampade UV);

  • Fornitura e predisposizione di pannelli mobili per la suddivisione degli spazi interni chiusi, per i servizi agrituristici previsti dal certificato di connessione.

LOMBARDIA ATTRATTIVA, Bando regionale per gli agriturismi: conclusioni

Non ci resta che concludere con la citazione di Hamlin Garland: “Ogni volta che la pressione della nostra complessa vita cittadina fluidifica il sangue e intorpidisce il mio cervello, cerco sollievo nella natura; e quando sento il giallo lamento del coyote all’alba, le mie preoccupazioni mi abbandonano e sono felice.”

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