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Incentivi aree deindustrializzate - Lazio e Marche

Incentivi per le aree deindustrializzate

L’Agenzia per la Coesione territoriale ha pubblicato il decreto che disciplina i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione per le aree deindustrializzate presenti nel Lazio e nelle Marche. A disposizione ci sono complessivamente 136 milioni di euro (48 milioni per l’anno 2021, 43 milioni per il 2022 e 45 milioni per il 2023), assegnati nell’ambito del Fondo di sostegno ai Comuni marginali introdotto con la Legge di Bilancio 2021.

Gli incentivi potranno essere richiesti dalle imprese manifatturiere che realizzano investimenti volti al potenziamento o alla riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti o per l’insediamento di nuove unità produttive.

Ecco cosa troverai in questo articolo

Incentivi aree deindustrializzate - beneficiari

Possono beneficiare degli incentivi aree deindutrializzate le imprese manifatturiere già insediate o che intendono insediare nuove unità produttive nei territori comunali di competenza dei seguenti consorzi industriali:

  • Ex Consorzio per lo sviluppo industriale del Lazio Meridionale, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio;
  • Ex Consorzio per lo sviluppo industriale del Sud Pontino, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio;
  • Ex Consorzio per io sviluppo industriale Roma-Latina, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio;
  • Consorzio per lo sviluppo industriale Piceno Consind;
  • Ex Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio;
  • Ex Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Rieti, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio.

I soggetti beneficiari dovranno, inoltre, alla data di presentazione dell’istanza avere i seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituiti e iscritti nel registro delle imprese;
  • non essere in stato di liquidazione o di fallimento e non essere soggetti a procedura di fallimento o di concordato preventivo.

Incentivi aree deindustrializzate - agevolazioni

Le risorse, previste dagli Incentivi aree deindustrializzate sono destinate a contrastare fenomeni di deindustrializzazione attraverso la concessione di incentivi economici in favore di imprese manifatturiere che realizzano investimenti volti al potenziamento o riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti, ovvero per l’insediamento di nuove unità produttive.

Gli incentivi devono riguardare uno dei seguenti ambiti di investimento:

  • agevolazione per la ristrutturazione;
  • realizzazione dell’immobile ove l’attività manifatturiera è svolta;
  • ammodernamento e l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività industriali, incluse le innovazioni tecnologiche;
  • digitalizzazione dei processi;
  • iniziative per gli investimenti immateriali;
  • iniziative per la conversione di attività produttive a significativo impatto ambientale verso modelli di maggiore sostenibilità ambientale ed economica;
  • iniziative per l’avvio di nuove unità produttive.

Le spese ammissibili sono le spese sostenute a decorrere dalla data del 30 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2023, riguardanti i seguenti costi:

  • acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature e beni, anche immateriali;
  • opere murarie e opere impiantistiche strumentali.

A fronte delle attività agevolabili e delle spese ammissibili, alle imprese beneficiarie è concesso, nei limiti del regolamento de mininis, un contributo a fondo perduto di importo non superiore al 100% delle spese ammesse, per un max di 200.000,00 euro per impresa beneficiaria.

Incentivi aree deindustrializzate - presentazione domande

Le domande per gli Incentivi aree deindustrializzate possono essere presentate dalle imprese beneficiarie a partire dalle ore 12.00 del 24 gennaio 2023, fino alle ore 12.00 del 24 marzo 2023.

Le domande devono essere compilate esclusivamente in forma elettronica, secondo le modalità che verranno esposte dal prossimo decreto.

Ai fini dell’accesso alla procedura informatica, è richiesta l’identificazione del compilatore della domanda tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). La domanda deve essere firmata digitalmente.

Ciascun soggetto beneficiario, può presentare nell’ambito del presente intervento, una sola domanda di accesso al contributo.

I contributi sono concessi secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande previa verifica del rispetto dei requisiti delle imprese beneficiarie, infatti, entro sessanta giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande verrà pubblicato l’elenco delle imprese beneficiarie cui è concesso il contributo. 

Incentivi aree deindustrializzate - considerazioni/conclusioni

Vogliamo concludere, al fine di avere un quadro più dettagliato, l'indicazione delle spese non ammissibili: consulenze specialistiche; costi sostenuti attraverso il sistema della locazione finanziaria; costi connessi a commesse interne; macchinari, impianti e attrezzature usati; l'acquisto o la locazione di terreni e fabbricati; costi di funzionamento, ivi inclusi quelli per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere e ad esclusione dei canoni; formazione del personale impiegato dall'impresa, anche laddove strettamente riferita alle immobilizzazioni previste dal progetto; imposte e tasse; altre spese che non seguono le finalità previste dal bando.

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