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Dal 17 marzo 2022 parte il nuovo bando della regione Lazio "Innovazione Sostantivo Femminile" con un contributo a fondo perduto fino a 30 mila euro

Innovazione Sostantivo Femminile

Promuovere e valorizzare il ruolo delle donne e delle imprese femminili nell’ecosistema italiano, sia a livello nazionale sia a livello regionale, è una delle sfide principali del nostro Paese.

Il nuovo bando della Regione lazio “Innovazione Sostantivo Femminile” mira a sostenere le imprese femminili, nello specifico favorisce lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese femminili, supportandone i percorsi di innovazione mediante soluzioni ICT e in coerenza con la “Smart Specialization Strategy (S3)” regionale

Diversamente dalle precedenti edizioni per le quali erano stati stanziati oltre 5 milioni di euro, la 5a edizione mette ora a disposizione 3 milioni di euro per contributi a fondo perduto con un importo massimo di 30 mila euro per ciascun progetto presentato da imprese femminili per l’adozione di nuove tecnologie, soluzioni digitali, processi e sistemi di innovazione aziendali.

Ciascuna impresa femminile può presentare un solo progetto agevolabile che riguardi processi e sistemi di automazione industriale, tecnologie digitali, soluzioni tecnologiche per elaborare, memorizzare e archiviare dati, processi e sistemi produttivi flessibili e di fabbricazione digitale. Inoltre, devono essere realizzati nella o nelle Sedi Operative (domicilio fiscale per le Lavoratrici Autonome) localizzate nel territorio del Lazio e a beneficio dell’attività imprenditoriale ivi svolta.

Ecco cosa troverai in questo articolo

Innovazione sostantivo femminile 2022: MPMI femminili beneficiarie

Le imprese beneficiare dell’agevolazione sono le Imprese Femminili, in forma singola, che alla data di presentazione della Domanda e almeno fino alla Data della Concessione, hanno la forma di Micro, Piccole o Medie Imprese (MPMI). Inoltre, devono essere iscritte al Registro delle Imprese o, in caso di Lavoratrici Autonome, essere titolari di partita IVA attiva.


Affinché siano qualificate “imprese femminili” e possano presentare domanda, devono ricorre i seguenti requisiti:

  • essere Lavoratrice autonoma donna;
  • titolare dell’impresa individuale deve essere è una donna;
  • in caso di società cooperativa e di società di persone il numero di donne socie rappresenti deve essere almeno il 60% dei componenti della compagine sociale;
  • per gli studi associati il numero di donne associate deve essere almeno il 60% dei componenti della compagine sociale;
  • in caso di società di capitale le quote di partecipazione devono essere possedute in misura non inferiore ai due terzi da donne e da Imprese Femminili e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.

Occorre sottolineare che il requisito di Impresa Femminile deve essere posseduto alla Data di presentazione della Domanda e mantenuto per almeno 3 anni dall’erogazione del contributo.

Innovazione sostantivo femminile 2022: composizione dell'agevolazione

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 3 milioni di euro.

Una quota del 20% di tale dotazione (600.000 euro) è riservata alle MPMI Femminili che alla data di presentazione della Domanda hanno Sede Operativa (domicilio fiscale nel caso delle Lavoratrici Autonome), in uno dei Comuni ricadenti nelle Aree di Crisi Complessa della Regione Lazio. Il Progetto dovrà essere realizzato nella Sede Operativa che ha attribuito il diritto alla riserva.

Il contributo è concesso a titolo di De Minimis, a fondo perduto e compreso tra il 50% e il 70% dell’importo complessivo del Progetto.  Il contributo concesso non può superare l’importo di 30 mila euro e dovrà comunque rispettare:
• il massimale per singola Impresa Unica previsto dal De Minimis;
• il divieto di cumulo con altri Aiuti concessi sugli stessi costi ammissibili;
• le eventuali previsioni dalla normativa specifica riguardante l’Aiuto o il finanziamento
pubblico cumulato.

In nessun caso l’importo del contributo da erogare può superare quello concesso o in precedenza ridotto.

Imprese Femminili

Innovazione sostantivo femminile 2022: progetti finanziabili

Come precedentemente detto, i progetti devono adottare  nuove tecnologie o soluzioni digitali, processi e sistemi di innovazione aziendali con riferimento a:

  • tecnologie digitali e/o soluzioni tecnologiche consolidate che permettono di elaborare, memorizzare/archiviare dati, anche in modalità multilingua, utilizzando risorse hardware/software distribuite o virtualizzate in rete in un’architettura di cloud computing;
  • processi e sistemi di automazione industriale per il miglioramento della qualità del processo produttivo e dei prodotti, anche in termini di sicurezza e sostenibilità (riduzione impatto ambientale, riduzione utilizzo risorse, quali ad esempio energia e acqua);
  • processi e sistemi produttivi flessibili, quali sistemi robotizzati “intelligenti”, interfacce evolute uomo-macchina, sistemi di programmazione e pianificazione intelligente dei compiti, in particolare per il miglioramento dell’efficienza energetica dei processi;
  • processi e sistemi di fabbricazione digitale, inclusa l’adozione di tecnologie digitali avanzate a supporto dei processi produttivi (ad esempio stampa 3D, prototipazione rapida, ecc.).

Ciascuna impresa femminile può presentare un solo progetto, che deve essere completato, pagato e rendicontato entro 9 mesi dalla data di concessione. Ancora, tutti i progetti devono prevedere costi di Progetto da rendicontare non inferiori a 20.000,00 euro. 

Innovazione sostantivo femminile 2022: costi ammissibili

Sono costi ammissibili quelli necessari a realizzare il Progetto e di seguito elencati:
A. i costi di Progetto da rendicontare: per un importo non inferiore a 20.000,00 euro;
B. i costi del personale forfettari: in misura pari al 15% dei costi di Progetto da rendicontare;
C. i costi indiretti forfettari: in misura pari al 7% dei costi di Progetto da rendicontare.

Con riferimento ai costi di Progetto da rendicontare, sono ammissibili le seguenti Voci di Costo:

  1. investimenti materiali: acquisto di attrezzature, strumenti e sistemi nuovi di fabbrica, dispositivi, software e applicativi digitali e la strumentazione accessoria al loro funzionamento;
  2. investimenti immateriali: acquisto di brevetti, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, inclusi i costi per la convalida e la difesa degli attivi immateriali;
  3. canoni per servizi in modalità “software as a service”, acquisizione di servizi erogati in modalità cloud computing e saas (Software as a service) nonché di system integrationapplicativa e connettività dedicata;
  4. consulenze specialistiche correlate all’Intervento: acquisizione di servizi finalizzati all’adozione di tecnologie ICT. Tali costi non potranno superare il 20% del totale delle sopracitate Voci di Costo a), b) e c).

Non sono comunque ammissibili:
• le spese oggetto di contratti vincolanti, fatture o pagamenti precedenti alla data di presentazione della Domanda, con eccezione di quelle riguardanti la progettazione;
• le spese il cui Titolo di Spesa ha un importo imponibile inferiore a 200 euro;
• le spese per l’acquisto di beni usati;
• le spese relative all’acquisto di beni di rappresentanza o ad uso promiscuo, tra cui i veicoli targati. 
• i costi derivanti da autoproduzione, autofatturazione da parte del Beneficiario e quelli sostenute nei confronti di Parti Correlate;
• l’IVA e ogni altro costo accessorio di natura fiscale, salvo il caso in cui sia un costo per il Beneficiario in quanto non è in alcun modo detraibile o recuperabile, tenendo conto della disciplina fiscale applicabile.

Innovazione sostantivo femminile 2022: presentazione della Domanda

Le richieste di contributo devono essere presentate esclusivamente on-line mediante la piattaforma GeCoWEB Plus dalle ore 12:00 del 17 marzo 2022 e fino alle ore 18:00 del 16 giugno 2022.

Per presentare correttamente l’istanza occorre seguire la procedura descritta nell’Allegato 2 al Bando, contenente istruzioni e modulistica da utilizzare. L’iter procedimentale della richiesta di contributo si articola nelle seguenti fasi:
a. istruttoria
b. valutazione
c. concessione

I progetti saranno selezionati tramite procedura valutativa a graduatoria finale. I progetti idonei saranno ammessi al contributo fino a completo assorbimento delle risorse finanziarie stanziate.

Innovazione sostantivo femminile 2022: considerazioni finali

Come dichiarato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, "L’imprenditoria femminile rappresenta una linfa vitale per l'economia, per questo è importante sostenere le donne che vogliono fare impresa attraverso progetti innovativi".

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