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Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole: cos'è

L’agricoltura italiana, pur classificandosi tra le prime in Europa in termini di valore aggiunto e valore della produzione, presenta delle carenze sul fronte innovativo, soprattutto per quanto riguarda i macchinari ed i processi produttivi, spesso obsoleti e poco sostenibili. Da qui nasce l’esigenza di “rivoluzionare” il settore agricolo e per raggiungere tale scopo il Ministero dello Sviluppo Economico ha istituito, con apposito decreto, il Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole.
La misura:
⦁ ha una dotazione di 5 milioni di euro;
⦁ si rivolge a micro, piccole e medie imprese attive nel settore dell produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
⦁ mira a sostenere investimenti destinati all’innovazione dei sistemi produttivi, per piani di spesa fino a 20.000 euro.

Le modalità e i termini di presentazione delle domande per richiedere l’agevolazione saranno definiti con successivo provvedimento ministeriale.

Ecco cosa troverai in questo articolo

Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole: a chi si rivolge

Come accennato, il Fondo si rivolge a tutte le imprese coinvolte nei processi di produzione, trasformazione e vendita di prodotti agricoli. Nello specifico, al momento della presentazione della domanda, le imprese devono:
⦁ essere di micro, piccola e media dimensione, secondo la classificazione contenuta dell’Allegato I al regolamento ABER;
⦁ essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese nella sezione speciale “imprese agricole” della Camera di Commercio territorialmente competetnte;
⦁ avere la sede legale o un’unità locale ubicata sul territorio nazionale;
⦁ essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
⦁ non essere in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata all’articolo 2, punto 14, del regolamento ABER;
⦁ non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegittimi o incompatibili dalla Commissione europea.

Sono invece escluse le imprese che presentano le seguenti condizioni:

⦁ presentano sanzioni interdittive di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
⦁ i proprio legali rappresentanti o amministratori sono stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda.

Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole: la misura

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto, nella misura del 30% delle spese ammissibili, oppure del 40% nel caso di spese riferite all’acquisto di beni strumentali, materiali o immateriali, compresi negli allegati A o B della legge n. 232/2016 per un importo compreso tra 5.000 e 20.000 euro per soggetto beneficiario.

Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole: spese ammissibili

Rientrano nel piano di spesa finanziabile tutti gli investimenti sostenuti per l’acquisto e l’installazione di beni strumentali, sia materiali che immateriali, inclusi negli allegati A e B della legge n. 232/2016.
Tali spese devono rispondere a determinati requisiti, pena la revoca delle agevolazioni, quali:
⦁ essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in tempo utile ai fini del rispetto del termine di presentazione della richiesta di erogazione;
⦁ essere relative a beni strumentali allo svolgimento dell’attività d’impresa, nuovi di fabbrica, acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato, utilizzati esclusivamente presso la sede legale o l’unità locale ubicate sul territorio nazionale come indicato nella domanda di agevolazione e caratterizzati da autonomia funzionale, fatti salvi i beni strumentali che integrano, con nuovi moduli, l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa;
⦁ essere pagate esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura.


Nello specifico, gli investimenti inerenti all’acquisto di beni, devono:
⦁ essere inerenti alla trasformazione di prodotti agricoli o alla commercializzazione di prodotti agricoli;
⦁ essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Per data di avvio si intende la data individuata all’articolo 2, punto 15, del regolamento ABER;
⦁ essere ultimati entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione. Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa dichiarato ammissibile;
⦁ essere mantenuti, per almeno 3 anni dalla data di erogazione del saldo del contributo o, se successiva, dalla data di installazione dell’ultimo bene agevolato, nel territorio della regione in cui è ubicata la sede legale o l’unità locale agevolata. Nel caso in cui, nei suddetti 3 anni, alcuni beni strumentali diventino obsoleti o inutilizzabili, è possibile procedere, previa comunicazione al Ministero, alla loro sostituzione.

Sono escluse dall’agevolazione le spese:
⦁ relative a beni usati;
⦁ sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
⦁ ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a euro 500 al netto di IVA.

L’IVA rappresenta una spesa ammissibile solo se effettivamente sostenuta dall’impresa beneficiaria e dalla stessa non recuperabile.

Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole: come presentare la domanda

I termini e le modalità di presentazione delle domande saranno definiti con successivo provvedimento del Direttore della Direzione generale per gli incentivi alle imprese. In ogni caso la cocessione delle agevolazioni avverrà sulla base di una procedura valutativa a sportello.

Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole: conclusioni

È la capacità di innovare che distingue un leader da un epigono.

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