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La PEC come averla e perchè ti occorre

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Tutto sulla Posta Elettronica Certificata PEC e perchè dovresti averla anche tu

Ecco cosa troverai in questo articolo

Perché hai la necessità di avere una PEC

La Posta Elettronica Certificata PEC nasce dall’esigenza di dare ad una mail lo stesso valore legale di una raccomandata cartacea con avviso di ricevimento, in modo da accertarne l’invio e la consegna.

Nel 2003 in Italia si comincia a formare il contesto normativo per l’applicazione di questo importante strumento, quando con la legge n.3/2003 si comincia ad affermare il concetto di “innovazione tecnologica” all’interno della Pubblica Amministrazione con l’obiettivo di diffondere l’uso della posta elettronica internamente alla pubblica amministrazione e nei suoi rapporti con i privati. Ma è solo nel 2005, con il D.P.R. n. 68/2005, “Regolamento recante disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certificata, a norma dell’articolo 27 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, che la PEC comincia realmente ad essere utilizzata.

Tale decreto ha circoscritto le norme tecnico-operative e ha identificato i soggetti coinvolti in tale processo: il Mittente è il fruitore, pubblico o privato, che utilizza la PEC per la trasmissione di documenti o informazioni riservati; il Destinatario, anch’esso pubblico o privato, è colui che, essendo a sua volta in possesso di una PEC, riceve tali documenti o informazioni; il Gestore del servizio è l’entità che permette la circolazione di documenti e informazioni e fa da garante dell’avvenuta trasmissione/ricezione grazie all’utilizzo della Firma Elettronica che serve ad assicurare l’autenticità del messaggio.

Inoltre ne garantisce la sicurezza tramite i suoi potenti anti-virus. Va da sé l’importanza dei gestori in questo processo per cui viene istituito un registro del Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA), a sua volta responsabile del controllo di tali gestori, delle capacità tecniche, delle procedure di sicurezza, del metodo di conservazione dei messaggi.

Funzionamento della PEC

Dunque ad oggi la PEC risulta essere uno strumento del tutto sicuro, soggetto a controlli molto stretti ed esattamente come una raccomandata, un messaggio inviato con PEC, viene al momento della spedizione racchiuso in una busta di trasporto virtuale, sul quale viene applicata una firma elettronica (come il timbro dell’ufficio postale). Questo processo è a garanzia della provenienza ma soprattutto dell’inalterabilità, cioè dà la certezza che il messaggio non sia stato modificato da nessuno dopo il suo invio.

Il secondo processo di controllo è precedente alla consegna al destinatario e consiste nell’ispezione della validità della firma digitale apposta nel messaggio. Solo in caso di esito positivo, il messaggio viene consegnato e il Mittente riceve la ricevuta di avvenuta consegna.

Costi ed utilizzo della PEC

Ad oggi si sta assistendo ad una diffusione di questo importante strumento d’innovazione, non solo nell’ambito aziendale e nel pubblico (dove è rigorosamente obbligatoria), ma anche per i semplici cittadini che necessitano del domicilio digitale o che vogliono partecipare a bandi pubblici.

Le statistiche pubblicate dall’Agenzia governativa per l’Italia Digitale AgID dimostrano la vertiginosa crescita delle caselle di posta certificata attive e la quantità di messaggi scambiati. Si pensi inoltre che circa il 40% delle caselle PEC attive sono intestate a persone fisiche e cittadini.

Questo, oltre a fattori di obbligatorietà per i professionisti, è legato ai vantaggi economici della PEC per cui si paga un fisso annuo decisamente accessibile e spesso senza limiti al numero di messaggi inviati. Il possesso annuale di una PEC costa quanto circa due raccomandate!

Vediamo ora nello specifico a quanto vendono il servizio alcuni tra i gestori più famosi: Aruba è uno dei più economici, con un servizio base di 5€ più iva annui per 1GB di spazio ed arriva fino a 2GB di spazio e 8 GB di archivio a 40€ più iva.

Il servizio base di Libero invece offre 1GB a 9,90€ annui, o 25€ annui senza limiti di spazio. Register.it risulta un po’ più costoso, in quanto la versione base costa poco più di 2 € mensili, ma offre 6 mesi di prova gratuiti ed il servizio di notifica via sms.

Di ogni gestore, la versione base risulta più che sufficiente al cittadino che la utilizza per il domicilio digitale, per i concorsi pubblici che la richiedono o semplicemente per inviare documenti contenti dati sensibili.

Da ottobre 2020 è attivo un sistema sanzionatorio per imprese e professionisti non dotati di PEC ed è allo studio la proposta di obbligatorietà di PEC per tutti i proprietari di un’autovettura in modo da semplificare e rendere più efficiente la notifica delle multe per violazioni del codice della strada.

Questo risulterebbe vantaggioso per l’automobilista che nel caso non dovrà più recarsi alla posta per ritirare la raccomandata, per la pubblica amministrazione che risparmierebbe i soldi della raccomandata ed in ultimo per l’ambiente, perché si risparmierebbero diverse tonnellate di carta.

Andamento di utilizzo

L’AgID studia l’andamento dell’utilizzo della PEC pubblicando annualmente i dati relativi al numero di domini di posta elettronica certificata, al numero di caselle create e al numero di messaggi inviati.

I grafici pubblicati dal 2007 ad oggi mettono in evidenza come il primo anno la curva del numero di messaggi PEC per casella presentava dei valori molto alti e sempre in crescita, mentre la curva del numero di caselle PEC aveva un incremento più basso e comunque costante: questo era legato al fatto che le caselle erano relativamente poche e usate prevalentemente nel campo della Pubblica Amministrazione.

Nel 2008 il contesto è cambiato drasticamente e il numero di caselle PEC create è cresciuto esponenzialmente: in cinque anni abbiamo assistito ad un incremento di quasi il 2.500%, passando da 300K del 2008 agli oltre 7.700K del 2013, fino a raggiungere 10.800K nel 2019.

Questo cambiamento è legato alle agevolazioni normative e alla necessità delle imprese che vedono i loro processi interni favoriti dall’uso della PEC e ridotti nei loro costi di gestione.

Attenzione alle offerte troppo vantaggiose e prezzi troppo bassi ↓

In genere se costano poco attenzione alla durata, se non costano nulla pagherete ad ogni uso e il prezzo non è quasi mai convenente questo perché, la firma digitale e la pec, saranno sempre più necessarie e di uso frequente.
Questo è il servizio che vi consigliamo della durata di un anno rinnovabile. Il prezzo è competitivo purché fornito fornita direttamente senza costose intermediazioni. 

Conclusioni

In sintesi, risulta sempre più stringente e necessario essere in possesso di una PEC che non è solo una casella di posta elettronica ma uno strumento efficace per snellire tutto i processi burocratici di cui molti italiani sono giustamente stanchi; allo stesso tempo garantisce livelli di privacy, sicurezza e trasparenza impensabili fino a qualche anno fa. È inoltre un modo per il nostro paese di essere al passo coi tempi e con i piani di sviluppo digitale previsti dall’Unione Europea.

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