Il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Puglia e l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa hanno sottoscritto un Accordo di Programma finalizzato al rilancio delle attività imprenditoriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale nel territorio del Comune di Brindisi.
Con circolare direttoriale n. 353792 del 14 ottobre 2022 è stato, infatti, attivato un nuovo intervento ai sensi della legge n. 181/1989, considerata la disponibilità di risorse finanziarie, derivante dal precedente intervento (Circolare direttoriale 25/01/2019, n. 24019). La misura, in sintesi, promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio del Comune di Brindisi, finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti.
Le risorse finanziarie disponibili ai fini della concessione delle agevolazioni ammontano complessivamente a euro 4.535.485,00.
Per beneficiare della misura Rilancio aree industriali, le iniziative imprenditoriali devono essere realizzate nel territorio del Comune di Brindisi.
Le iniziative imprenditoriali devono prevedere la realizzazione di:
- programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale;
- programmi occupazionali finalizzati ad incrementare il numero degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.
Le iniziative imprenditoriali debbono prevedere programmi di investimento con spese ammissibili di importo non inferiore a euro 1.000.000,00 . Nel caso di programma d’investimento presentato da reti di imprese, i singoli programmi d’investimento delle imprese partecipanti alla rete devono prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a euro 400.000,00.
I soggetti beneficiari della misura Rilancio aree industriali di Brindisi, sono indicati nella legge 181/89 (Rilancio aree di crisi industriale) e sono:
- imprese costituite in forma di società di capitali;
- le società cooperative;
- le società consortili;
- le reti di imprese mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.
I soggetti beneficiari sono tenuti a:
- concludere, entro il dodicesimo mese successivo alla data di ultimazione del programma di investimento, il programma occupazionale proposto ed a non decrementare nei successivi tre anni il numero degli occupati. Nel caso di decremento dell’obiettivo occupazionale nei limiti del 50% di quanto previsto, le agevolazioni sono proporzionalmente revocate. Per decrementi superiori al 50% la revoca è totale;
- procedere, prendendo in considerazione il proprio fabbisogno di addetti, e la verifica della sussistenza dei requisiti professionali, all’assunzione del personale appartenente al bacino dei disoccupati residenti nel comune di Brindisi o che abbiamo avuto ultima occupazione presso unità produttive localizzate nel comune di Brindisi.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato.
Il finanziamento agevolato concedibile non può essere inferiore al 20% degli investimenti ammissibili.
La somma del finanziamento agevolato, del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 75% degli investimenti e delle spese ammissibili relative alle spese di consulenza, a quelle degli eventuali progetti di innovazione di processo e di innovazione dell’organizzazione e per la formazione del personale e a quelli di ricerca e sviluppo sperimentale.
Le domande di agevolazione debbono essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 15/11/2022 e sono esaminate sulla base di procedura valutativa con procedimento a sportello. Le domande sono avviate alla fase di valutazione istruttoria secondo l’ordine cronologico di protocollo. Le domande valutate positivamente sono ammesse alle agevolazioni fino a concorrenza delle risorse disponibili.