Bando RiParto 2022: al via ai progetti welfare aziendali a favore delle lavoratrici neo madri

RiParto 2022

Come descritto nel precedente articolo, il Bando RiParto 2022, prevede un finanziamento di 50 milioni di euro per favorire misure e azioni di welfare aziendale e facilitare il rientro al lavoro delle madri, incrementare le nuove nascite e spingere verso un miglior bilanciamento tra lavoro e vita privata. 

Sono certamente obiettivi di cui oggi si sente ancor più l’importanza, in considerazione della delicata situazione socio-economica nel paese nella fase post pandemia e in un periodo in cui l’inflazione e l’aumento del costo della vita si fanno sentire come non mai. 

Il bando RiParto 2022 continua nel cammino intrapreso con il Family Act, il PNRR e la Strategia per la parità di genere, al fine di sostenere la genitorialità e favorire la conciliazione famiglia-lavoro.

Ecco cosa troverai in questo articolo

Bando RiParto 2022: caratteristiche delle proposte welfare

Il Bando RiParto 2022 prevede la concessione  di finanziamenti agevolati soltanto alle aziende che mettono in pratica elaborati progetti di welfare aziendale rivolti alle mamme lavoratrici. Quindi insieme alla domanda di finanziamento, l’azienda interessata a fruire del bando RiParto 2022, deve anche e soprattutto proporre il progetto finanziabile

Le proposte progettuali per cui si chiedono i finanziamenti del bando RiParto 2022, provenienti da tutto il territorio nazionale, devono prevedere i seguenti interventi (allegato 3 del Bando):

  • incentivi economici finalizzati al rientro al lavoro dopo il parto o adozione;
  • percorsi di formazione e aggiornamento per l’accompagnamento al rientro al lavoro dopo il parto o adozione.

Le proposte progettuali potranno riguardare una o più azioni coerenti tra loro, anche in considerazione delle dimensioni aziendali e del contesto lavorativo di riferimento.

RiParto 2022

Bando RiParto 2022: agevolazioni previste

Sono stati stanziati 50 milioni di euro e la richiesta di agevolazione per ciascuna iniziativa progettuale deve essere compresa:

  • tra un minimo di 15.000 euro e un massimo di 50.000 euro per le imprese con meno di 10 dipendenti. Vale per i soggetti i cui ricavi del conto economico, relativo all’ultimo esercizio contabile concluso, siano uguali o inferiori ai 2 milioni di euro. Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno al 10% del totale dell’importo richiesto. 
  • da un minimo di 30.000 euro e un massimo di 100.000 euro per le imprese con meno di 50 dipendenti. Vale per i soggetti i cui ricavi del conto economico, relativo all’ultimo esercizio contabile concluso, siano uguali o inferiori a 10 milioni di euro. Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno il 15% del totale dell’importo richiesto garantendo risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dal soggetto proponente quantificabili in tale percentuale;
  • tra un minimo di 80.000 euro e un massimo di 250.000 euro per le imprese con un numero di dipendenti che va dalle 50 alle 250 unità. Vale per i soggetti i cui ricavi del conto economico, relativo all’ultimo esercizio contabile concluso, siano uguali o inferiori a 50 milioni di euro, quindi medie imprese. Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno il 20% del totale dell’importo richiesto;
  • da un minimo di 200.000 euro e un massimo di un milione di euro per le imprese con più di 250 dipendenti. Vale per i soggetti i cui ricavi del conto economico, relativo all’ultimo esercizio contabile concluso, siano superiori a 50 milioni di euro, quindi grandi imprese. Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno il 30% del totale dell’importo richiesto.

Per i consorzi, le reti di imprese, i gruppi di società collegate o controllate, le associazioni temporanee di scopo e le associazioni temporanee d’impresa, il progetto viene finanziato – applicando la medesima percentuale di cofinanziamento. 

Bando RiParto 2022 - Criteri di valutazione dei progetti

La domanda per accedere ai finanziamenti del bando RiParto deve essere presentata  insieme al progetto di welfare aziendale rivolto alle mamme lavoratrici. Le domande saranno valutate secondo determinati criteri previsti dal bando, per un max di 100 punti:

  • Innovatività dell’azione;
  • Concretezza dell’azione;
  • Efficacia dell’azione;
  • Economicità dell’azione;
  • Sostenibilità dell’azione

Successivamente sarà redatta una graduatoria per l’erogazione dei fondi fino a esaurimento risorse.

Bando Riparto 2022 - presentazione della domanda

La domanda deve essere presentata unitamente alla documentazione protetta da password, che dovrà essere successivamente comunicata al Dipartimento. La domanda deve essere trasmessa esclusivamente da un indirizzo di posta elettronica certificata intestato al soggetto proponente o al capofila per i soggetti che partecipano in gruppo. Le PEC devono essere in formato PDF e firmate digitalmente dal legale rappresentante del soggetto proponente, o da un suo delegato.

Le imprese dovranno inoltrare i progetti alla PEC dedicata entro il 5 settembre 2022, alle ore 12.

Considerazioni/conclusioni

Concludiamo con una frase di Martin Luther King, “Il potere è la capacità di raggiungere degli scopi. Il potere è la capacità di effettuare dei cambiamenti.”

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