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Inizia finalmente la fase 2.

Per qualcuno significa tornare finalmente al lavoro, per altri resta il blocco delle attività che però pare avere finalmente una data di scadenza.

Per tutti, comunque, la parola chiave del re-start rimane: cautela.

Ed è per questo che la fase due appare incentrata sull’esigenza di mettere in sicurezza gli ambienti di lavoro, come condizione necessaria al ripristino delle attività.

La sanificazione degli ambienti di lavoro, da svolgersi più volte al giorno, non è certo una spesa di poco conto

Considerando che siamo quasi tutti fermi da oltre un mese e mezzo, è facile intuire che affrontare spese extra oltre a quelle già in essere non aiuta.

Oltretutto, affidarsi alle ditte che offrono questo genere di servizi costa, potete constatare voi stessi.

Ecco perché nel decreto Cura Italia figura l’art. 64 del decreto legge n. 18/2020 che prevede, per tutto il periodo d’imposta 2020, un’agevolazione fiscale tesa a contenere l’emergenza del contagio da Covid-19. L’agevolazione ha quindi a che fare con le azioni di sanificazione negli ambienti di lavoro.

Con il successivo decreto legge n. 23/2020 (art. 30)  questo “bonus” è stato poi esteso anche all’acquisto di dispositivi di protezione individuale e sicurezza come guanti, mascherine, disinfettanti ecc.

Quindi, per farla breve, il bonus ha ormai a che vedere co tutte le misure che adottiamo per proteggere i lavoratori dal potenziale contagio da Covid-19, in termini di servizi e anche di prodotti.

Fino a che cifra è possibile recuperare con il bonus sanificazione?

L’agevolazione fiscale copre investimenti fino a 20.000€ e con un tetto massimo complessivo di 50 milioni di euro.

Chiunque abbia un’impresa, un esercizio commerciale o eserciti una professione qualsiasi, può quindi sfruttare la detrazione sul credito d’imposta che è pari al 50% delle spese sostenute per munirsi di misure di sicurezza ed evitare il contagio da “Coronavirus”.

Detto questo, si può scegliere di intraprendere due diverse strade:

  1. Affidarsi a dei professionisti del settore di sanificazione, che sono pur sempre una garanzia, ma hanno costi non indifferenti e saranno a breve sommersi di richieste
  2. Dotarsi di dispositivi che permettono la sanificazione quotidiana in autonomia e magari con costi più accessibili

A te la scelta!

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